La nuova nota analizza gli ultimi dati forniti dall’ISTAT in merito agli investimenti nell’industria alimentare e delle bevande.
Le scelte di investimento rappresentano un aspetto cruciale della gestione aziendale: per mantenere un sentiero di crescita stabile e continua, infatti, le imprese devono investire per poter adattare rapidamente i propri modelli di attività in funzione dei cambiamenti di scenario e per rispondere a eventuali evoluzioni nella domanda, nella tecnologia, nella disponibilità di risorse.
Stando agli ultimi dati ISTAT, nel 2021 il valore corrente degli investimenti fissi lordi dell’industria alimentare e delle bevande è stato pari a 7,9 miliardi di euro, l’11,5% in più rispetto al 2012. Dopo la flessione registrata nel periodo 2018-2020, la propensione agli investimenti dell’industria alimentare ha ripreso a crescere attestandosi sul 25,6%. A differenza da questi primi dati, che sono in linea col resto del manufatturiero e dell’economia generale, il valore degli investimenti per addetto, pari a 17,7 mila euro, è inferiore al valore medio complessivo. Questo dato, unito al basso peso della spesa degli investimenti destinati a innovazione e digitalizzazione, può rappresentare una significativa criticità per il settore.
Quando saranno disponibili, occorrerà monitorare i dati relativi al successivo biennio 2022/2023 per verificare l’impatto sugli investimenti dell’innalzamento dei tassi di interesse e dell’introduzione delle specifiche misure del PNRR.
Per approfondire, leggi la nostra analisi completa che contiene dati interessanti sulla composizione degli investimenti delle aziende agroalimentari, nonché sull’incidenza degli IDE, gli investimenti diretti esteri.