Febbraio 2017 | News
Il settore agroalimentare verso “Industria 4.0”: lo strumento dei Contratti di sviluppo
di Massimiliano D’Alessio
Il termine “Industria 4.0” sta diventando sempre più centrale nel dibattito economico, sociale e politico, nazionale ed internazionale. Esso si riferisce alle implicazioni sui sistemi produttivi e sul lavoro connesse all’implementazioni di tecnologie digitali nel settore manifatturiero. L’introduzione nella produzione manifatturiera di diverse innovazioni quali, tra le altre, lʼaddictive manufacturing, la robotica avanzata, l’analisi dei big data, i Cyber-Physics Systems (CPS) e l’utilizzo sempre più pervasivo della rete internet (la c.d. internet of things) quale strumento di gestione e controllo dello spazio, degli oggetti fisici e delle persone che compongono la vecchia catena di montaggio determinano profondi cambiamenti nei modelli di business e nei paradigmi di produzione e di organizzazione del lavoro. Molti esperti sono concordi nel definire questo fenomeno come la “quarta rivoluzione industriale”, evidenziano in questo modo l’entità dei cambiamenti da esso determinati.
L’Unione Europea e molti Stati membri (in primis la Germania) hanno compreso l’entità del fenomeno “Industria 4.0” ed hanno attivato specifiche policy a sostegno delle imprese. Anche il Governo italiano lo scorso 21 settembre ha presentato a Milano il Piano Nazionale Industria 4.0 che descrive il piano di investimenti incluso all’interno della Legge Finanziaria 2016 per favorire la digitalizzazione delle imprese italiane. Il Piano che prevede un intervento da 13 miliardi di risorse pubbliche spalmate tra il 2018 e il 2024 intende attivare investimenti innovativi mediante il supporto di superammortamento e iperammortamento, la Nuova Sabatini e credito di imposta per la ricerca. Ulteriori 10 miliardi sono dedicati a quelle che il piano definisce «direttrici di accompagnamento»: il rafforzamento della detassazione del salario di produttività (1,3 miliardi tra il 2017 e il 2020), la diffusione della banda ultralarga tra le imprese (6,7 miliardi già stanziati), il rifinanziamento del Fondo di garanzia Pmi (900 milioni), le catene digitali e l’internazionalizzazione del made in Italy (100 milioni), i Contratti di sviluppo con focus su Industria 4.0.
Quest’ultima misura offre specifiche potenzialità di supporto per il settore agroalimentare italiano. I contratti di sviluppo, introdotti dall’art.43 del d.l. 112/2008 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133/2008) come evoluzione dei Contratti di programma e dei Contratti di localizzazione, rappresentano oggi il principale strumento agevolativo per la promozione degli investimenti privati. Il Contratto di Sviluppo sostiene, in particolare, gli investimenti di grandi dimensioni nel settore industriale, turistico e di tutela ambientale. Recentemente, il DM 8 novembre 2016 del Ministero dello Sviluppo Economico, che ha introdotto nuove procedure semplificate, prevede una specifica priorità per i Contratti di grandi dimensioni che realizzano interventi coerenti con le finalità e i contenti del piano nazionale Industria 4.0”.
Con il Contratto di sviluppo sono stati finora finanziati 32 interventi di investimento promossi da imprese agroalimentari. Mediante questo strumento agevolativo sono stati, in particolare, accordati finanziamenti per complessivi 381 milioni di euro che hanno generato 664,24 milioni di investimenti nel settore agroalimentare. L’investimento di maggiore dimensione è stato realizzato finora da PASTIFICIO LUCIO GAROFALO S.p.A. che realizzando un programma di sviluppo da 47,6 milioni di euro ha inteso promuovere l’aumento della capacità di stivaggio del magazzino e l’acquisto di 3 nuove linee produttive. A fronte di questo intervento finanziato con 32,86 milioni di euro è previsto un impatto in termini occupazionali per 195 lavoratori assunti/salvaguardati. Il secondo investimento in termini dimensionali è stato realizzato da un raggruppamento di 8 imprese campane capeggiate dalla SAN GIORGIO S.p.a per potenziare la filiera produttiva del settore dolciario. L’investimento complessivo è di 45,11 milioni di euro, di cui 26,12 di agevolazioni concesse mediante il Contratto di sviluppo, è finalizzato all’ampliamento degli stabilimenti delle otto aziende a Castel San Giorgio (SA), Pagani (SA), Cava de’ Tirreni (SA), Striano (NA) e Nocera Superiore (SA). Nell’ottica di elevare gli standard di produzione, confezionamento e conservazione dei prodotti dell’industria dolciaria in Campania. l progetto prevede a regime 120 nuovi posti di lavoro. Il terzo intervento in termini dimensionali è quello realizzato da MOLINO E PASTIFICIO DE CECCO S.p.a che realizzando un programma di sviluppo da 37,4 milioni di euro ha intesto promuovere l’ampliamento dello stabilimento di Ortona, con due nuove linee produttive, una di pasta lunga e una di pasta corta e l’ampliamento dello stabilimento di Fara San Martino, con la realizzazione di un nuovo silos. A fronte di questo intervento finanziato con 21,13 milioni di euro è previsto un impatto in termini occupazionali per 810 lavoratori assunti/salvaguardati.
Altri interventi rilevanti sono stati realizzati da FERRARELLE S.p.a. (34,08 milioni di euro di investimento a fronte di 25,56 milioni di euro di agevolazioni) per l’incremento della capacità produttiva ed il contenimento dei consumi (energia, materie prime e logistica), da UNILEVER ITALIA MANUFACTURING S.r.l. (33,94 milioni di euro di investimento a fronte 10,18 milioni di euro di agevolazioni) per innovare gli impianti e i macchinari e per accrescere la capacità produttiva dello stabilimento di Caivano e da CENTRALE DEL LATTE DI TORINO & C. S.p.a (33,88 milioni di euro di investimento a fronte di 18,63 milioni di euro di agevolazioni) per la realizzazione di una nuova unità produttiva moderna ed efficace e per consolidare ed aumentare i volumi di produzione per i prodotti a maggior valore aggiunto.
Di seguito è possibile scaricare l’elenco completo degli interventi promossi nel settore agroalimentare e finanziati con lo strumento dei Contratti di sviluppo.
elenco-aziende-agroalimentari-contratti-di-sviluppo_2.pdf
Ottobre 2016 | News
Una porta rossa che si apre su un grande spazio che aspetta solo tante persone per essere riempito. Questa immagine sembra fatta a posta per rappresentare la natura e lo scopo della formazione sindacale: caratterizzata da un forte senso di appartenenza, è un’occasione di condivisione, confronto, crescita. E’ così che intendiamo la formazione sindacale. E’ così che Metes è diventata il punto di riferimento per la formazione sindacale nel settore agroalimentare, aprendo una porta alla possibilità di essere validi interlocutori capaci di fornire ai lavoratori risposte immediate, sempre aggiornati sullo scenario economico di riferimento e la novità introdotte da leggi e regolamenti.
Nel mese di Ottobre la formazione sindacale che mettiamo in campo per le strutture regionali e territoriali Flai Cgil ci vede impegnati con un calendario intenso: 8 corsi di formazione, 92 ore di docenza in 7 diverse regioni (clicca qui per il calendario completo e aggiornato dei corsi di formazione sindacale in realizzazione). Ecco in dettaglio il calendario della formazione Flai Cgil di ottobre:
- Comunicazione nelle organizzazioni, gestione delle riunioni, tecniche di team building, Flai Cgil Bolzano 13-14 ottobre: particolarmente importante, al termine del corso, il partecipante sarà in grado di porre attenzione sugli atteggiamenti assertivi e di ascolto, programmare e gestire efficacemente una campagna RSU di successo.
- Il negoziato aziendale: salario, organizzazione del lavoro, metodologie e tecniche negoziali, Flai Cgil Toscana, 13-14 ottobre: al termine del corso il partecipante sarà in grado di conoscere i tempi del negoziato, leggere lo stato di salute dell’azienda, contribuire alla costruzione di una piattaforma rivendicativa e gestore le tecniche negoziali in materia di salario.
- Jobs Act – Corso per dirigenti, Flai Cgil Veneto, 18-19 ottobre, Flai Cgil Lombardia 27-28 ottobre: dalla Legge n. 300 del 1970 al Decreto legge 34/2014, Legge 183/2014, Decreto legislativo 23/2015 e Decreto legislativo 22/2015, cosa cambia in materia di diritto del lavoro e ammortizzatori sociali e quali sono le possibilità offerte dagli accordi sindacali per contenere gli effetti negativi della riforma.
- Mercato del lavoro in agricoltura e strumenti normativi di contrasto al caporalato e al lavoro nero, Flai Cgil Emilia Romagna 24-25 ottobre: il corso affronta argomenti specifici legati come le evoluzioni strutturali ed economiche che caratterizzano il settore agricolo con particolare riguardo ai nuovi modelli di organizzazione dell’attività di impresa, i meccanismi di funzionamento del mercato del lavoro in agricoltura con particolare riguardo agli elementi che segnalano situazioni di criticità e illegalità, nonché le modalità di funzionamento delle relative iniziative di contrasto (Rete del lavoro agricolo di qualità, provvedimento di confisca delle aziende coinvolte).
- Strumenti per il delegato: organizzazione, comunicazione, rappresentanza e bilateralità – I modulo, Flai Cgil Mantova 21 ottobre: il corso, strutturato in tre moduli di 8 ore ciascuno, rappresenta la terza edizione di un progetto di prima sindacalizzazione per i delegati avviato con successo dalla struttura del territorio. Gli obiettivi del corso sono stati individuati con specifico riferimento al fabbisogno dei partecipanti ed alle peculiarità territoriali.
- Corso per dirigenti sindacali Flai Cgil “Novità introdotte dalla Conferenza di organizzazione 2015, leadership, team building e potenzialità della Community Flai Cgil”, un appuntamento con Flai Cgil Sardegna 20-21 ottobre e un altro appuntamento con Flai Cgil Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trento e Bolzano: il corso per dirigenti Flai Cgil (Segretari Generali regionali/organizzativi, Segretari Generali Territoriali esperti, di prima nomina ed eventuali nuovi quadri sui quali si vuole investire per il futuro in una prospettiva di crescita) permette al partecipante di acquisire le conoscenze, le competenze e le abilità necessarie a gestire le innovazioni introdotte dalla Conferenza di organizzazione e dai conseguenti deliberati applicativi attraverso un corso di videolezioni accessibili quando vuoi e dove vuoi; mette il partecipante in grado di conoscere e mettere in pratica tecniche e buone pratiche sia per esercitare al meglio il ruolo di leader sia per costruire, mantenere e motivare il proprio team di lavoro al fine di mantenere alta la coesione, l’efficacia e l’efficienza del team anche in situazioni di crisi; permettere al partecipante di padroneggiare con sicurezza l’uso della nuova Community della Flai Cgil e di comprenderne le potenzialità di vasto utilizzo.
I corsi per dirigenti sono stati fortemente voluti dalla Flai Cgil Nazionale e la loro programmazione si colloca all’interno del percorso attuativo di quanto deliberato dalla Conferenza d’Organizzazione ed in coerenza con le linee programmatiche confederali che proprio in questo momento mettono al centro del dibattito “il rinnovamento”. Per i nuovi quadri messi in formazione questo appuntamento formativo è solo una prima tappa: nel 2017 ci saranno due corsi a livello nazionale, per poi arrivare ad un terzo appuntamento nel 2018, anno del congresso.
Formare nuovi quadri, potenziare gli attuali è la scommessa che stiamo mettendo in campo per poter svolgere sempre meglio la nostra attività, per rendere sempre più forte la Flai e più autorevole la CGIL.
Clicca sui titoli del corsi per scoprire subito il contenuto e gli obiettivi didattici o clicca qui per scoprire tutti i nostri corsi di formazione sindacale.
Settembre 2016 | News
In occasione del coordinamento pesca della Flai Cgil, svoltosi lo scorso 8 settembre a Roma, è stata presentata un’analisi degli orientamenti delle regioni sulla implementazione FLAG e stato dell’arte sulla programmazione FEAMP 2014-2020 in Italia.
Qui di seguito la presentazione scaricabile.
Coordinamento Pesca FLAG FEAMP - 8 settembre 2016
Giugno 2016 | News
Il 12 novembre 2015 nell’ambito del Convegno “Un lavoro di qualità per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio” della FLAI CGIL Cosenza è stata presentata una sintesi dei principali risultati della ricerca “Il territorio della Sila e della Presila cosentina: la forestazione sostenibile per lo sviluppo delle aree interne” svolta dalla Fondazione Metes.
Qui di seguito è possibile scaricare la presentazione di Massimiliano D’Alessio.
Convegno FLAI CGIL Cosenza - 12 novembre 2015
Giugno 2016 | News
Sono in partenza quattro nuovi progetti finanziati da EBAN: due ricerche dal titolo “Verso l’ identificazione dei profili professionali critici per la competitività di impresa in agricoltura: un contributo alla qualità della contrattazione e della formazione professionale” e “Le casse extra legem gli Ebat: mappature territoriali e analisi delle prestazioni assistenziali secondo alcuni casi studio” e due interventi formativi in materia di “Prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro”.
Giugno 2016 | News
Nel corso del convegno conclusivo del progetto “The impact of the Common Fisheries Policy (CFP) reform and the contribution of collective bargaining to create more and better jobs toward the exit from the crisis: information and training measures in European fisheries and aquaculture sector for workers organizations (VP/2013/0201)” svoltosi a Roma il 13 e 14 novembre 2014 sono stati presentati i principali risultati dell’indagine che sono stati realizzati anche grazie al coinvolgimento diretto dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali europee. (altro…)