Evoluzioni territoriali dell’agricoltura italiana. In montagna e in collina crolla il numero delle aziende e diminuisce il suolo agricolo

Maggio 2024

Cosa è successo all’agricoltura di montagna e di collina negli ultimi 60 anni?

Attraverso l’analisi dei dati forniti dal VII Censimento dell’agricoltura ISTAT proviamo a misurare quali sono stati i differenti effetti che le trasformazioni strutturali registrate negli anni nell’agricoltura italiana hanno generato sul settore nelle aree agricole di montagna, di collina e di pianura.

(Nostre elaborazioni su dati ISTAT 2022)

Variazioni % nella numerosità delle aziende agricole per ripartizione territoriale e per zona altimetrica, 1990-2020

(Nostre elaborazioni su dati ISTAT 2022)

Come si è modificata l’agricoltura di montagna, di collina e di pianura nelle diverse aree territoriali del nostro Paese?

Nell’ultimo trentennio, l’agricoltura nelle diverse zone del nostro Paese ha subito cambiamenti differenziati.

La diminuzione delle aziende agricole è stata più pronunciata nelle aree montane e collinari rispetto a quelle pianeggianti, ad eccezione del Nord-est dove il calo si è concentrato nelle zone collinari. Nel Nord-ovest e nel Centro, si sono verificate riduzioni significative della numerosità delle aziende di montagna.

Le superfici agricole utilizzate e totali hanno subito le flessioni più accentuate nelle zone montane del Nord-est e del Centro, mentre le zone collinari del Nord-ovest hanno registrato diminuzioni significative.

Quali effetti comportano queste evoluzioni?

La scomparsa dell’agricoltura nelle aree montane e collinari genera inoltre preoccupanti ripercussioni in merito agli obiettivi di conservazione e salvaguardia del paesaggio rurale nonché agli obiettivi di conservazione della vitalità economica delle aree interne.

I risultati della nostra analisi evidenziano quindi la necessità di riformare profondamente i meccanismi di funzionamento della PAC portando definitivamente a compimento il processo di trasformazione dei pagamenti diretti per trasformarli effettivamente nello strumento in grado di remunerare i servizi ecosistemici forniti dall’agricoltura nelle aree interne.

Per tutti i dati suddivisi per area geografica e zone altimetriche e per un’analisi più politica delle evoluzioni presentate, vi invitiamo a leggere l’intera nota.

a cura dell’Ufficio Studi della Fondazione Metes

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